Manovra: Assoeventi, lavoratori da 27 dicembre a 4 gennaio senza Cig
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Roma, 28 DIC. – “La conferma della proroga della Cig per l’emergenza Covid, per altre 12 settimane, è molto positiva e su questo punto bisogna riconoscere la buona volontà del Governo. Resta però la nostra perplessità su una disattenzione già avvenuta nei precedenti decreti, ovvero che fra una proroga e l’altra rimane fuori una settimana di cassa integrazione che non è coperta dallo Stato e che quindi ricade esclusivamente sulle spalle di imprese e lavoratori”.
Lo afferma Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l’associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding.
“Già a luglio – continua Boccardi – evidenziammo alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, che c’era un ‘buco’ di una settimana, quella che andava dal 6 luglio al 12 luglio, che era esclusa dalla copertura della cassa integrazione. Con la manovra di bilancio è successa la stessa cosa dal momento che fra la fine della cassa integrazione di dicembre e l’inizio di quella di gennaio, ovvero fra il 27 dicembre 2020 e il 4 gennaio 2021, c’è appunto un lasso di tempo in cui non è prevista la Cig. Chiediamo al Governo uno sforzo aggiuntivo per poter colmare questa lacuna e porre quindi rimedio a questa incongruenza”.
Lo afferma Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l’associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding.
“Già a luglio – continua Boccardi – evidenziammo alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, che c’era un ‘buco’ di una settimana, quella che andava dal 6 luglio al 12 luglio, che era esclusa dalla copertura della cassa integrazione. Con la manovra di bilancio è successa la stessa cosa dal momento che fra la fine della cassa integrazione di dicembre e l’inizio di quella di gennaio, ovvero fra il 27 dicembre 2020 e il 4 gennaio 2021, c’è appunto un lasso di tempo in cui non è prevista la Cig. Chiediamo al Governo uno sforzo aggiuntivo per poter colmare questa lacuna e porre quindi rimedio a questa incongruenza”.