Dl ristori: Boccardi (Assoeventi), Wedding e Eventi privati non avranno nulla
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Roma, 30 nov. – “Anche con il decreto ristori quater migliaia di imprese continueranno a non ricevere un euro. Si continuano infatti a discriminare interi comparti, come quelli degli Eventi, del Wedding e dei Meeting che, pur essendo praticamente chiusi e a ricavi zero dal 4 marzo, restano inspiegabilmente esclusi da qualsivoglia aiuto pubblico. Siamo ben lieti che il Governo abbia stanziato 350 milioni di euro per fiere, congressi, spettacoli e cultura, ma non capiamo assolutamente perché altrettanta attenzione non sia stata dimostrata anche verso il nostro settore”.
Lo afferma Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l’associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding.
“Siamo in una situazione paradossale – spiega Boccardi – perché se è giusto che il Governo aiuti le attività produttive che hanno riaperto, e che con fatica stanno cercando di risalire la china, a maggior ragione dovrebbe essere giusto aiutare quei comparti economici che, per i provvedimenti adottati dallo stesso Governo, sono costretti a rimanere chiusi. Invece non è così e continuiamo ad essere discriminati. Le nostre attività, per la peculiarità del settore, necessitano di una programmazione che va da 6 a 12 mesi almeno, e conseguentemente le perdite che le nostre imprese hanno subito, subiscono e subiranno si protrarranno almeno fino alla fine del primo trimestre del 2021. Bisogna intervenire adesso e aiutare le imprese degli Eventi, del Wedding e dei Meeting - conclude la nota di Assoeventi-Confindustria – perché non possiamo permetterci altri mesi a ricavi zero e senza aiuti di Stato a fondo perduto: fallirebbe l’intero comparto”.
Lo afferma Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l’associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding.
“Siamo in una situazione paradossale – spiega Boccardi – perché se è giusto che il Governo aiuti le attività produttive che hanno riaperto, e che con fatica stanno cercando di risalire la china, a maggior ragione dovrebbe essere giusto aiutare quei comparti economici che, per i provvedimenti adottati dallo stesso Governo, sono costretti a rimanere chiusi. Invece non è così e continuiamo ad essere discriminati. Le nostre attività, per la peculiarità del settore, necessitano di una programmazione che va da 6 a 12 mesi almeno, e conseguentemente le perdite che le nostre imprese hanno subito, subiscono e subiranno si protrarranno almeno fino alla fine del primo trimestre del 2021. Bisogna intervenire adesso e aiutare le imprese degli Eventi, del Wedding e dei Meeting - conclude la nota di Assoeventi-Confindustria – perché non possiamo permetterci altri mesi a ricavi zero e senza aiuti di Stato a fondo perduto: fallirebbe l’intero comparto”.