Eventi, Wedding e Meeting in crisi: «Rivedere manovra, o scompariremo»
«Il comparto degli Eventi, del Wedding e dei Meeting ha delle specificità proprie evidentissime che il Governo dovrebbe tenere in considerazione. Finora, purtroppo, non è stato così. Le nostre attività per loro stessa natura, necessitano di una programmazione che va da 6 a 12 mesi almeno, e conseguentemente i danni che le nostre imprese hanno subito, subiscono e subiranno vanno ben oltre il periodo preso in considerazione dal Governo nei decreti ristori. Ecco perché ci aspettiamo una manovra di bilancio coraggiosa che colmi queste carenze, che corregga la rotta, altrimenti il nostro comparto rischia di scomparire». Lo affermano Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l'associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding, e Serena Ranieri, presidente di Federmep, la Federazione matrimoni ed eventi privati, a margine dell'audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla prossima legge di bilancio.
«Il ristoro alle imprese - continuano Assoeventi e Federmep - deve essere parametrato alla perdita effettiva dei ricavi durante tutto l'anno, non limitarsi al solo mese di aprile. Chiediamo inoltre l'allungamento della cig fino alla fine del mese di marzo perché, a causa della perdurante situazione di incertezza e del conseguente annullamento degli eventi, per il nostro comparto e' prevedibile una parziale ripresa non prima della fine del primo trimestre del 2021. Per quanto riguarda i lavoratori stagionali e i professionisti titolari di partita iva si rende necessario, inoltre, l'estensione per ulteriori mesi del bonus precedentemente stanziato dal Governo. Chiediamo poi un semestre bianco fiscale, ovvero l'annullamento e non la mera sospensione di imposte e tasse, perche' e' impensabile che il fisco continui ad avanzare pretese da imprese e professionisti che hanno subito un crollo del fatturato fino al 90 per cento e che non hanno neppure la liquidita' per far fronte ai costi fissi che sono ingentissimi. Questo è il minimo per salvare il settore e per rilanciarlo - concludono Assoeventi e Federmep - abbiamo proposto la riduzione dell'iva dal 10 al 5 per cento e la defiscalizzazione degli eventi aziendali e privati».
(FONTE: Il Mattino)